Sceneggiatura: Laura Campiglio
Fotografia: Marco Bassano
Musica: Triad Vibration
Interpreti: Astra Lanz, Luca Solbiati, Géraldine Dardano
Produttore: Giorgio Borgazzi
Produzione: Red Gambiers
Durata: 10’ – Italia, col., 35mm, 2010 – CineClub Varese
SINOSSI Un trentenne politicamente scorretto è all’improvviso perseguitato da una figura misteriosa e silente come un fantasma vestito di un burqa. Cosa rappresenta ai nostri occhi occidentali un burqa? E’ uno scafandro che nega l’identità di chi lo indossa o è un mantello dell’invisibilità che permette di vedere senza essere riconosciuti?
GIORGIO BORGAZZI è nato a Milano nel 1968. Dopo la partecipazione al Sundance Film Festival nel 1998 con Elvis is Dead at 58 e il conseguimento di premi e menzioni speciali in numerosi festival – tra cui Oberhausen, Fano, Torino – fonda la Vixen Film a Milano, dedicando molti anni all’insegnamento, teso all’inserimento dei giovani nel mondo del cinema. Dopo aver girato Otto parole (con Fabio Troiano e Alessia Barela), nominato al GrandOFF European Awards di Varsavia per il miglior montaggio e vincitore del premio FEDIC a Valdarno Cinema nel 2008, cura la regia di docu-fiction per CNBC e documentari quali Crete for Life, sui bambini orfani provenienti dalle aree disagiate di Chernobyl. Nel 2010, ispirato da un racconto originale della scrittrice Laura Campiglio (Du bon usage de la bourqa), torna sul set per dirigere Urka Burka, poi presentato al Cannes Short Film Corner nel maggio dello stesso anno.