E’ stato premiato ieri sera con il Marzocco alla carriera il maestro del cinema Giuliano Montaldo. Il regista, che nella sua lunga e premiata carriera, ha girato oltre 20 film è attualmente in lizza per la selezione alla Mostra del Cinema di Venezia con il film L’industriale. Il film tratta la storia di un proprietario di una fabbrica vicina al fallimento, affrontando quindi un tema molto sentito oggi, ovvero quello della crisi economico-imprenditoriale. Montaldo, emozionato per il premio ricevuto, ha commentato così questa seconda volta al festival, dopo avervi partecipato nel 1983: “Sono venuto con una certa emozione, perché l’ho visto crescere, l’ho visto soprattutto fatto da persone che amano il cinema. Questo si avverte qua, l’ho avvertito allora e lo avverto oggi”. Montaldo però non è solo regista cinematografico, si è occupato a 360° di arte, sia come attore negli anni ’50, sia con la direzione di opere liriche, altro ambito di grande successo: “Mi sono messo al servizio di questi nostri grandi: Verdi, Puccini, Mozart” – ha detto – “Insieme ad altri miei meravigliosi amici abbiamo fatto un’esperienza a Roma. Per due anni abbiamo allestito un’opera lirica allo stadio Olimpico. E devo dire che è stato bello vedere che arrivavano persone che non avevano mai assistito a un’opera lirica, perché la ritualità imbarazzava. Hanno assistito ad una Turandot ed una Tosca con entusiasmo”. Una carriera che, come ha riferito il regista, ha avuto anche alcune difficoltà all’inizio, però ha dichiarato: “Se dovessi ricominciare da capo, rifarei esattamente questo mestiere, con tutte le fatiche che ho dovuto subire, comprese per esempio le attese a risposte che non arrivavano mai”. Il regista durante la serata ha raccontato al pubblico alcuni aneddoti che hanno affascinato ed entusiasmato gli spettatori. Un vero showman.
a cura di Francesca Del Sala