Un giorno davvero importante è stato quello di ieri, reso tale dalla prestigiosa presenza del regista italiano Silvio Soldini. Dalle ore 18.30, subito dopo la proiezione del corto “Drimage”, il Maestro di è reso protagonista insieme al co-direttore artistico del Festival Simone Emiliani di una masterclass sul suo cinema, che vanta una storia trentennale.
Soldini ha ripercorso molte delle tappe artistiche della sua carriera, che lo hanno portato a sedersi dietro la macchina da presa per girare film del calibro di “Pane e tulipani, “Le acrobate”, “Brucio nel vento”, “Giorni e nuvole”, “Cosa voglio di più”, “Il comandante e la cicogna”. I contributi video proiettati hanno permesso al pubblico presente in sala di avvicinarsi al mondo del cineasta e di poter approfondire i temi a lui più cari, come lo stretto rapporto che instaura con i suoi attori (ricordiamo fra gli altri Fabrizio Bentivoglio, Licia Maglietta, Valeria Golino, Giuseppe Battiston, Alba Rohrwacher, Antonio Albanese, Margherita Buy, Pierfrancesco Favino, Valerio Mastandrea e Claudia Gerini), l’approccio deciso alla sceneggiatura, le sue fonti di ispirazione, le scelte stilistiche e quelle di natura tecnica.
Alle ore 21.45 è andata in scena la cerimonia di premiazione, con il regista che si è visto consegnare il Premio Marzocco 2013 per la carriera di alto valore che ha saputo costruirsi nel corso degli anni. La serata si è conclusa con la proiezione del primo lungometraggio di Soldini “L’aria serena dell’Ovest”, storia di quattro personaggi che cercano di dare una svolta alla loro vita.
La giornata si era aperta al mattino con otto opere della Vetrina Fedic; a seguire i lungometraggi in concorso “Slot. Le intermittenti luci di Franco” di Dario Albertini e “La ‘memoria’ fonte di libertà” di Giorgio Sabbatini. Hanno concluso, nel pomeriggio, i corti in concorso “Italia sì, Italia no” del collettivo Blanket, “La vera storia” di Gianluca Sacchi, “La storia di Sonia” di Lorenzo Guarnieri e “Vicino a te” di Giovanni Sinopoli.