È stato “Caveman, il gigante nascosto” di Tommaso Landucci – che racconta la creazione di una delle opere più ambiziose e affascinanti dello scultore toscano Filippo Dobrilla, Il gigante dormiente realizzato a 650 metri di profondità in una grotta delle Alpi Apuane – ad aggiudicarsi il Premio Marzocco per il miglior film del 40° ValdarnoCinema Film Festival.
Il premio è stato assegnato dalla giuria composta dal regista Duccio Chiarini; Simone Emiliani, giornalista e critico cinematografico e Donatella Pascucci, della Direzione Cinema del Ministero della Cultura.
La giuria ha assegnato il premio Marzocco, simbolo della Città di San Giovanni Valdarno, intitolato a Marino Borgogni, a “Caveman, il gigante nascosto” di Tommaso Landucci, con la seguente motivazione: “Per la complicità e discrezione con cui il regista ha creato un ritratto umano e d’artista che resta addosso e commuove e per la generosità con cui Filippo Dobrilla ci ha aperto il suo mondo”.
Il premio Marzocco per il miglior film cortometraggio in assoluto è andato a “Ofelia” di Pierfrancesco Bigazzi, regista di San Giovanni Valdarno, sulla storia di Ofelia, protagonista nonna del regista e memoria vivente di una famiglia intera. Si legge nella motivazione della giuria: “Per la sensibilità con cui l’autore riesce a fermare il tempo trasformando un racconto di vita in memoria condivisa e per l’amore di un ritratto familiare che diventa universale”.
La giuria ha inoltre assegnato i seguenti premi: il premio “Amedeo Fabbri” alla migliore interpretazione maschile per i cortometraggi a Peter Mullan per “Don vs lighting” di Big Red Button, e per i lungometraggi a Riccardo Lanzarone del film “La grande guerra del Salento” di Marco Pollini. Il Premio “Amedeo Fabbri” alla migliore interpretazione femminile a Khadija Jaafari per “Californie” di Alessandro Cassigoli e Casey Kaufmann per i lungometraggi e a Giulia Melillo per il cortometraggio “Bertie mi ha scritto una poesia” di Vittoria Rizzardi Penalosa.
Il premio “Banca del Valdarno”, al film capace di mettere in risalto i valori della cooperazione e della solidarietà, è stato assegnato a “Il fronte che unisce” di Zorba Brizzi. Tra gli altri riconoscimenti: il premio “Cineclub Fedic Sangiovannese” intitolato a Luciano Becattini, al miglior film diretto da registi nati o residenti in Toscana è stato assegnato a “Caveman, il gigante nascosto” di Tommaso Landucci; il Premio Diari di Cineclub composto dalla giuria formata da Alberto Castellano, Maria Antonietta Fenu e Nino Genovese per il miglior film è stato assegnato a “Ma nuit” di Antoinette Boulat; il premio “Franco Basaglia” assegnato dalla giuria composta da Loredana Betti, Stefano Dei e Alessandra Guidi al film che meglio rappresenti le tematiche della salute mentale nel nostro presente in Italia e nel mondo è stato assegnato al cortometraggio “Ofelia” di Pierfrancesco Bigazzi e infine il premio A.N.P.I, assegnato dal direttivo della sezione A.N.P.I Valdarno a “Il fronte che unisce” di Zorba Brizzi, al miglior film capace di rappresentare i valori storici e ideali dai quali è nata la Costituzione della Repubblica Italiana.
STORARO
Dopo la cerimonia di premiazione, in diretta da Parigi, il tre volte Premio Oscar Vittorio Storaro ha ricevuto il Premio Marzocco alla carriera del 40° ValdarnoCinema Film Festival. Il maestro della luce di tanti capolavori di registi come Francis Ford Coppola, Bernardo Bertolucci e Woody Allen si è collegato in video collegamento per salutare il pubblico del festival. Dopo la premiazione è stato proiettato Apocalypse Now di Francis Ford Coppola nella versione originale del 1979.